I gioielli della Baviera

Golf e Turismo 2017 ottobre text and photo pag. 86 – 93

Monaco di Baviera è una città ricca, la più ricca di tutta la Germania, e questo fatto è ben visibile passeggiando lungo le vie del centro intorno a Marienplatz. Alle sette del mattino è già sveglia da un bel po’ ma a Viktualienmarkt, nel cuore della zona pedonale, le attività di ogni nuovo giorno si avviano con calma. Le saracinesche dei chioschi che la animano si sono appena alzate quando i primi clienti, arrivati a piedi o in bicicletta, fanno colazione con cappuccino e pretzel. Poi via al lavoro in uno dei tanti uffici che brulicano in questa città, molto indaffarata e altrettanto prospera. Eppure l’atmosfera che si respira non è per nulla frenetica, nessun ingorgo nonostante il milione e mezzo di abitanti, nessun affanno nella città che non smette mai di farsi sempre più bella.

È normale recarsi a Monaco per motivi di lavoro, ma è sufficiente una breve camminata da Viktualienmarkt alla Maximilianstrasse per incontrare tutte le migliori firme per lo shopping, gli edifici storici, i musei, i teatri. E quando gli uffici si svuotano, allora sono le strade, i ristoranti e i locali più alla moda che si affollano di persone. Perché i bavaresi prendono molto sul serio il divertimento e qui socializzare vuol dire godersi il clima caldo dell’estate, incontrarsi nel cuore della città e frequentare locali e ristoranti alla moda con cucina e vini di altissima qualità. Non prenotare è rischiare l’azzardo. Stare in mezzo alla gente e godere dell’altrui presenza fa parte del gioco e dell’animo dei bavaresi, contaminato da decenni con quello di tutte le numerose etnie che qui vivono e lavorano. E affinché nessuno si dimentichi che il sabato annuncia la festa, alle tre del pomeriggio tutte le campane della città suonano a distesa per un quarto d’ora.

I monacensi non temono di far sfoggio del loro modo di vivere ma di una cosa non hanno mai fatto molta pubblicità: dei loro campi da golf. Talvolta a meno di venti chilometri da Marienplatz. È un peccato perché sono belli e numerosi. Ne abbiamo visitati otto che costituiscono il meglio delle difficoltà di gioco e della varietà di paesaggio presenti in questa regione.

Il Golfclub München Eichenried si trova a pochi chilometri dall’aeroporto internazionale ed è quello più strettamente connesso alla vita economica di Monaco, perché dall’anno di apertura (’89) è la sede del BMW International Open. Disegnato da Kurt Roßknecht per ospitare grandi eventi, è un bel parkland che nei suoi 150ha di estensione ospita ben 27 buche da campionato e 6 più corte per la pratica. Il terreno poco ondulato è costellato da grandi specchi d’acqua che impegnano la metà circa delle buche, anche se la maggior concentrazione è nelle nove del “C”. Poiché l’Open si sviluppa su un mix di tutti e tre i percorsi si può essere sicuri di giocare sulla stessa erba dove si sono misurati Bernhard Langer, Rory McIlroy, John Daly e molti altri campioni fino a Henrik Stenson e da ultimo l’argentino Andrés Romero.

Il Golf Park München Ascheim è a soli dodici chilometri da Marienplatz. Questo simpatico parkland par 72 ci introduce alla caratteristica più frequente dei campi di questa regione: la tutela ambientale è molto rigorosa. Il rough è spesso out of bound per proteggere qualche biotopo e qui per esempio, nello specchio d’acqua più grande, vivono alcuni castori. Il profilo del terreno presenta dislivelli moderati ed è stato sostanzialmente rispettato così come la vegetazione.  I green sono di media grandezza e ben rialzati. Quello della 5 e i tee della 6 offrono una delle migliori viste su tutto il campo ma è il green sull’isola della 13 a presentare le insidie più evidenti. La sua vita sociale può contare su oltre settecento membri attivi e ben trecento junior.

Ad ovest della città, si trova invece il Golfclub Olching, par 72. Senza eccedere in difficoltà eccessive i suoi sei chilometri di fairways miscelano specchi d’acqua e rough ingiocabile, spesso in luogo dei bunker. Fondato negli anni ’80 e totalmente rinnovato nel 2013 da Thomas Himmel, presenta ora green più ampi e ondulati e un offre un gioco più attuale. Da menzionare il fatto che dei seicento soci attivi oltre cento hanno un handicap a una sola cifra.

Poco più a sud del precedente si trova il Golfclub Wörthsee, par 72. Con i suoi ampi fairway e green piuttosto piatti, un primo cut molto basso e il secondo di soli 5 cm, offre un gioco piacevole e senza troppe difficoltà. Pur essendo stato fondato nel 1983 ha trovato la sua forma definitiva solo nel 2003 e si presenta come un parkland ben rifinito e di aspetto molto gradevole. Gli ostacoli d’acqua che impegnano ben dieci buche sono naturalmente affollati da folaghe, anatre e oche grigie. Il club conta circa 1200 soci di cui 800 giocanti e 200 junior. Oltre al campo pratica vi sono sei corti par 3 e sono numerosi gli ospiti sia italiani sia svedesi che giungono fin qui per le loro settimane di perfezionamento.

A pochi chilometri dall’autostrada che collega Monaco a Salisburgo si trovano due percorsi molto diversi tra loro. Il più vicino alla città è lo Schloss Egmating che fa parte del gruppo Arabella. Kurt Roßknecht ha disegnato anche questo percorso che pur non essendo particolarmente difficile presenta dislivelli impegnativi e panoramiche sul campo di particolare pregio. Il fatto che acqua e alberi non presentino seri ostacoli non lo indica come un percorso per forti colpitori perché richiede un corretto approccio e una buona dose di tecnica. Per ragioni di tutela ambientale ha realizzato dei falsi bunker, anche intorno ai green, che invece di sabbia contengono del rough alto come quello dell’out of bound. E la difficoltà ad uscirne è forse ancora maggiore. Un nove buche Par 29 di 1464m completa la dotazione del campo.

Più a sud troviamo il Golf Valley che ha una storia davvero singolare. È stato realizzato nel luogo dove un tempo sorgeva una base militare americana che, tra le altre cose, era la sede di Radio America. Abbandonato da molti anni, il suo terreno pianeggiante si è prestato magnificamente ad ospitare uno splendido 27 buche. Disegnate da David Kreuse e terminate solo nel 2009 sono ora un grande percorso da campionato che supera di poco i sette chilometri. Per noi umani invece, qualunque delle tre combinazioni non scende comunque al di sotto dei sei e mezzo. È davvero singolare vedere un enorme e vero links davanti allo sfondo delle Alpi Bavaresi. Vi sono solo cinque ostacoli d’acqua e sono importanti, ma la difficoltà maggiore è proprio costituita dalla bellezza del “fescue”, l’erba alta che ondeggia al vento onnipresente. Le linee dei fairway sono strette, il numero dei bunker è elevato e per quanto i green sia molto larghi mai nessuno è in piano.

A poca distanza dall’autostrada che porta a Garmish si trova lo Starnberger See, uno dei numerosi laghi che costellano le pendici della prealpi bavaresi. Anche qui si trovano due campi che consentono di giocare all’interno di scenari molto belli: il Golfclub Beuerberg e il Golfclub Feldafing. Si trovano su di un terreno naturalmente elevato tra le colline che circondano il lago e i dislivelli costituiscono una parte importante dell’impegno del gioco. 

Il percorso del Golfclub Beuerberg è il più facile dei due anche se è uno dei migliori disegnati da Donald Harradine. I suoi fairway si sviluppano nella foresta bavarese e i suoi piccoli green sono di ottima qualità. Se si riesce ad evitare che la vista sulle alpi bavaresi distragga troppo la concentrazione il gioco può dare notevoli soddisfazioni.

Il viaggio termina con il Golfclub Feldafing che non è certo ultimo per importanza. Si sviluppa sul terreno che avrebbe dovuto ospitare una residenza di Massimiliano II di Baviera. I lavori non furono mai veramente iniziati e in seguito Ludovico II scelse un altro luogo dove costruire il famoso castello di Neuschwanstein. Nel 1926 il parco di querce e abeti secolari venne così trasformato in un campo da golf e acquisì la sua struttura attuale nel 1997 grazie ai lavori di ammodernamento su disegni di Heinz Fehring. È ancora corto secondo i canoni attuali, ma i suoi 5454m sono compensati da un par 70 e le linee di tiro, molto strette tra le quinte di imponenti alberi, necessitano di precisione e accuratezza. Fairway e green sono da tre stelle. Nonostante i dislivelli siano talvolta fisicamente impegnativi gli sguardi sulle Alpi e sul Lago di  Starnberger sono davvero notevoli e valgono tutto il viaggio per giungere fin qui. È il più lontano, ma si trova a soli cinquanta chilometri a sud di Monaco.