Cinque Perle di Lago

Golf e Turismo June 2018 text & photo pag. 104 – 112

Il lago di Ginevra è il vero cuore di tutta la Svizzera di lingua francese. Pare una raccolta di splendide cartoline proiettate su di uno schermo pubblicitario. Così, in questo viaggio, con molta curiosità e senza temere di bucare quello schermo con un drive troppo lungo, siamo andati a visitare i migliori campi racchiusi nel suo scrigno.

Il Golf Club di Montreux si trova appena superato il traforo del Gran San Bernardo e vanta oltre un secolo di vita. Fondato dal Club Anglais nel 1900 conta oggi 500 soci, tra cui una sessantina di juniores, ed è uno tra i pochi in Svizzera ad possedere le proprie strutture. Nel 2005 l’architetto americano Ronald Freeman ha apportato alcuni miglioramenti e il risultato è un percorso gradevole, non difficile, in un classico parkland dove nella generale presenza di alta vegetazione locale si inseriscono alcuni splendidi cedri secolari. Le buche hanno due gradevolissimi riferimenti visivi. Il Dent du Midi che sovrasta lo scenario dell’intera valle e il castello del villaggio di Aigle nel cui comune si trova il club. Ma è il vento che può mutare l’intera fisionomia del gioco, quello proveniente da nord, più costante e frequente, e il föhn che soffia talvolta violentissimo da sud.

Lasciando il lago a Montreux e dirigendosi verso nord si incontra il lago di La Gruyère sul quale si affacciano le montagne di Friburgo. Un’altra splendida cartolina che fa da sfondo al Golf Resort di La Gruyère. Il percorso è un par 68 con due anime. Le prime nove buche offrono splendide viste sul lago e le montagne intorno; colpi d’occhio eccezionali ai quali si affiancano buche insidiose e fairway molto stretti su un terreno con forti pendenze. Le seconde invece, realizzate su di un terreno più pianeggiante, consentono ai temerari con drive molto lunghi di tentare sulla 13 e la 15 birdie e eagle assai invitanti. Una visita nei dintorni all’omonimo castello del XIII secolo e al suo borgo completamente restaurato offrono un valido motivo per giungere sin qui.

Non lontano, a poca distanza dal lago di Neuchatel, si trova il Golf Club Vuissens. Situato sul fianco di un’ampio e lieve rilievo della campagna svizzera è sorprendente sotto molti aspetti. La club house e il suo notevole ristorante hanno sede in un castello del XII secolo in stile “carré savoiarde” composto da due ali e una corte anteriore e il percorso di grande qualità è quanto di più simile ci possa essere ad un links scozzese. Il club conta circa 430 soci che giungono sin qui anche da Losanna e da Berna. I suoi 54 ettari gli conferiscono ampie prospettive, tutt’intorno la campagna si allarga all’orizzonte e calma, silenzio e tranquillità accompagnano sempre il gioco. La firma di questo percorso di oltre sei chilometri si incontra subito alla buca 1 con l’acqua che impegna sulla sinistra, il secondo colpo a salire e un facile fuori campo sulla destra del green. L’acqua affianca oltre due terzi delle buche ed è un elemento importante del gioco. Paradossalmente quella più difficile è la 11: un par tre di 184 m contro vento dove, per molti, è consigliato il drive. Fairway e green sono assai ben curati e il rough è vero e ondeggia al vento con lo stesso colore delle lande scozzesi.

I campi seguenti si trovano tutti nelle vicinanze del lago di Ginevra e perciò è necessario raggiungere Losanna. Città di banche e sede di molte multinazionali ospita anche la sede del Comitato Olimpico Internazionale. La parte antica sta in alto, lontano dalle rive del lago, e offre scorci notevoli su tutta la regione. La sua vita culturale è degna di città di ben altre dimensioni e ora Flon, uno dei suoi quartieri più vecchi, è stato oggetto di un modernissimo rinnovamento diventando il cuore pulsante della Losanna più trendy.  La parte moderna si è invece sviluppata nell’entroterra ed è così che il Golf Club di Losanna, per trovare un luogo adatto alla sua sede, ha dovuto cercare un po’ lontano dalle rive del lago e a circa 850 m di altitudine. Questa scelta ne ha determinato anche le caratteristiche: un terreno ondulato e con dislivelli importanti.  Nel ’96 l’architetto Jeremy Pern ha alzato il livello di tutti i green, che sono piuttosto veloci, e accentuato alcune difficoltà pur rispettando le naturali qualità di questo magnifico parkland di circa sei chilometri. La sua vegetazione secolare e ben distribuita e permette di giocare tra bellissime quinte di latifoglie. Ha circa cinquecento soci ed è tra i migliori della Svizzera ma non è per tutti. Pur aprendo le sue porte a tutti i membri degli altri club non accetta visitatori con handicap superiori a 26 e prenotare è d’obbligo.

Proseguendo da Losanna a Ginevra si attraversa un lungo tratto di lago su cui si affaccia “La Côte”, una simpatica e più tranquilla riviera con cittadine assai vivibili e passeggiate romantiche lontano dal traffico caotico. Nyon è la più caratteristica di queste e possiede in piccolo tutta la panoplia di luoghi d’interesse di quelle più grandi. Dalle rovine romane alla città vecchia con vestigia medievali e poi il borgo caratteristico dei secoli più recenti.

È in questo piacevole contesto che si trova il Golf & Country Club de Bonmont. Certo non è difficile come quello di Losanna o blasonato come quello di Ginevra ma i perfetti e larghi fairway delle sue 18 buche possiedono un fascino unico. Situato qualche chilometro all’interno e in posizione elevata questo bellissimo parkland di 63 ettari offre ampie prospettive sul lago da quasi tutte le prime nove buche e in special modo dalla 7 e 8.  Dislivelli, bunker e specchi d’acqua lo rendono sia gradevole alla vista quanto intrigante nel gioco. Il putting green direttamente sotto alla terrazza del castello e più sotto il campo pratica lasciano un immenso spazio aperto alla visuale su tutto il lago. Da non dimenticare poi la sua cucina: lo chef e tutto il suo staff sono italiani.

L’ultima meta di questo viaggio rappresenta il meglio del golf svizzero su cui possono giocare anche i non soci. Il Golf Club di Ginevra fu aperto “solo” nel 1973 ma il disegno di Robert Trent Jones fece subito risaltare le magnifiche caratteristiche di questo parkland tra il lago di Ginevra e la vista delle Alpi poco distanti. La sua mano si potrebbe riconoscere anche solo dalla costruzione di green e fairway, così apertamente e diabolicamente difesi da profondi e pur ben aggraziati bunker, che non sai mai se sono così evidenti per incoraggiarti ad evitarli o per infonderti timore.  L’acqua non è molto presente, in compenso la 4 e la 15 ostentano entrambi, nei punti di snodo dei rispettivi dog leg, una splendida quercia secolare proprio in mezzo al fairway. Oggi i lavori di rinnovamento del campo sono terminati e abbiamo avuto modo di constatare come i green siano diventati molto veloci e ben drenati anche in caso di forti piogge. L’albo d’onore del club è di tutto rispetto, a cominciare dagli anni ’80, e proprio da Regine Lautens, più volte entrata nelle top ten del Ladies European Tour (3a  all’European Masters nel 1988 e 2a al Thailand Open dello stesso anno) nonché sorella dell’attuale direttore François Lautens. Il club è stato sempre orientato alla formazione giovanile e più recentemente ha cresciuto Raphaël de Sousa e Albane Valenzuela, 4° mondiale al WARG e 21° ai giochi olimpici di Rio come amatore. Proprio un gran bel vivaio e una gradevole vita sociale, ma saranno le cime innevate delle Alpi a darvi il loro commiato all’ultimo green.