A volte è sufficiente un breve viaggio “fuori porta” per assaporare il piacere dei ritmi di un tempo ormai passato e ritrovarsi nel silenzio tranquillo della campagna. Così è anche per quella grande metropoli che è Londra, la capitale della Gran Bretagna.
Ritornata capitale dopo gli entusiasmanti giorni del crollo del muro, Berlino ha intrapreso un lungo lavoro di metamorfosi e ciò che era una città brutalmente dimezzata si sta velocemente trasformando in una capitale dinamica e proiettata verso il futuro. La città è ancora un work in progress ma l’impatto delle più recenti realizzazioni architettoniche è già notevolmente accattivante.
Tutto il mondo in un’isola. Non sempre quest’affermazione è vera ma per Maiorca, la più grande delle Baleari, è l’esatta sintesi delle sue bellezze. Sono ormai famose le sue grandi e assolate spiagge e molti conoscono i panorami delle sue coste di nord ovest, così belli da mozzare il fiato.
È sempre difficile fare confronti e tracciare dei paralleli tra città di paesi o continenti diversi e tuttavia ci sono alcuni tratti di Strasburgo che la rendono simile a Washington. La capitale degli Stati Uniti venne edificata dopo la sanguinosa guerra di secessione esattamente a cavallo tra il Maryland, stato dell’unione, e la Virginia che combatté a fianco dei confederati.
Il paesaggio della Stiria è uno di quelli che gli inglesi defìnirebbero “molto pittoresco”. Le montagne hanno un aspetto importante, ma non sono molto alte, le colline sono dolce, mente ondulate e le pianure non così estese da apparire monotone. I colori poi sono dominati dal verde. Scuro quello degli abeti, più chiaro quello di faggi e castagni che offrono la loro ombra protettrice nelle calde giornate estive.
Quando Carlo Collodi, nel suo Pinocchio, scrisse il capitolo dedicato al “paese del Balocchi” aveva probabilmente aveva in mente qualcosa di molto simile ad un luogo che somigliasse a una città come Las Vegas, piuttosto che ad un resort di standard internazionale completamente dedicato al benessere e al golf. Invece il paese dei balocchi per i golfisti esiste e si chiama Bad Griesbach.
Nel 2005 la Danimarca ha festeggiato i duecento anni della nascita di H. C. Andernsen, il grande narratore che ha saputo incantare generazioni di bambini e di adulti con le sue storie e, soprattutto, con le sue favole. Non è un caso che la romantica scultura della Sirenetta sia una delle mete preferite della visita alla sua capitale.
Nella stretta via dai forti caratteri rinascimentali, frotte di turisti gironzolano pigramente da una vetrina all’altra. Nel brusio di fondo si odono voci dagli accenti piuttosto familiari: una famiglia milanese, due coppie romane, un gruppo di amici dalla cadenza meridionale e poi altri ancora, un po’ da ogni altra parte della penisola.
Per ore l’aereo vola nel blu. Blu profondo quello del mare e di piombo quello del cielo. Solo una confusa linea chiara segna all’orizzonte il confine tra i due elementi e così l’isola appare inaspettata come un mondo primordiale e incontaminato, uno smeraldo perso nell’Oceano Indiano. Nel 1896 lo scrittore Mark Twain così scrisse di quest’isola: “si ha l’impressione che Mauritius sia stata creata per prima, anche del paradiso, e che il paradiso sia stato copiato da Mautirius”.
Un viaggio in Thailandia è sicuramente un’esperienza affascinante. È raro trovare un luogo dove le ricchezze di storia e di cultura ti accolgano con così soave gentilezza. Conosco persone che ci sono state una dozzina di volte e il loro legame emotivo con questa terra è diventato più profondo ad ogni ritorno. L’impatto iniziale con l’incredibile caos di Bangkok può sorprendere per i suoi incredibili contrasti, ma ben presto il viaggiatore più attento scoprirà che ogni diversa regione di questo Paese ha un patrimonio artistico e naturale di grande interesse.