Rivista della Montagna n° 209 February 1998 Text & photo pages 56 – 61

Lungo la grande traversata dello Jura, nella regione del Vaud, c’é un parco nato per volontà degli abitanti.
“Bonjour!”, buongiorno! Il tono degli uomini é severo ed invece é musicale, quasi cantato, se a pronunciare il benvenuto sono le donne. Così ci accoglie il Joux, un paradiso “nordico” in uno dei territori più incontaminati della Svizzera situato a pochi chilometri dalla città internazionale di Ginevra e dalle rive affollate del suo lago. Il Joux é quel tratto (tra Losanna e Ginevra) del più vasto sistema montuoso del Jura che si sviluppa lungo il confine tra Francia e Svizzera nella regione del Vaud. Pochi chilometri a nord rispetto al lago e alle due città si innalza questo altopiano poco elevato che ha nei 1680 metri del Mont Tendre la cima più elevata ma che possiede alcune caratteristiche molto particolari.
Nato tra due pieghe dell’antichissimo sistema del Jura l’ampio bacino del Joux si distende a circa 1000 metri di altitudine e le cime più alte, intorno, non arrivano ai 1700 metri. Quello che fu un antico fondo marino (si trovano infatti numerosi fossili), fu innalzato di oltre mille metri dalla spinta delle Alpi e trasformato dall’erosione e dalle glaciazioni in un paesaggio morbido, dolcemente digradante e ricoperto da folti boschi di conifere. Proprio il terreno calcareo rende particolare questa regione: le acque talvolta sprofondano nel sottosuolo (infatti sono presenti anche numerose grotte di origine carsica) e si aprono radure piuttosto aride; altrove le doline si sono riempite di detriti e presentano in superficie delle piccole torbiere dalla flora assai particolare. Il clima poi é assai rigido poiché i venti del nord giungono sin qui con impeto quasi intatto e abbassano le temperature sino ad oltre trenta sottozero.
Questo grande catino di forma un po’ allungata é un paradiso per tutti gli sport nordici e costituisce una interessante meta anche per chi vuole effettuare percorsi di sci di fondo escursionistico. E’ sufficiente infatti arrivare sul Col du Marchairuz o sul più agevole Col du Mollendruz, le due vie di accesso alla valle, per gettare un colpo d’occhio su tutto l’immenso bacino che raccoglie tutte le sue acque nel lago omonimo. Due creste, a nordovest e a sudest, allineano i rilievi maggiori mentre a nord La Dent-de-Vaulion chiude la valle con il suo riconoscibile profilo scosceso. Lo sguardo si apre su un paesaggio grandioso dove i profili dei rilievi si susseguono sino al più lontano orizzonte, ben oltre il confine con la Francia. Del resto le linee di confine tracciate nel XII sec. servono unicamente a delimitare le competenze delle amministrazioni, nella realtà di esse non si scorge traccia e questo offre una piacevole sensazione: vagabondare per i sentieri d’estate o far scivolare gli sci d’inverno attraverso questa enorme distesa di boschi da una forte sensazione di libertà.
Dopo pochi chilometri si resta soli nell’immensità del bosco e l’ultimo segno della presenza umana é proprio la pista battuta sotto agli sci da fondo ma, volendo, si può facilmente abbandonare anche quella. Queste stesse caratteristiche ne hanno fatto uno dei centri principali per gli sport nordici in Svizzera e la valle di Joux é stata eletta più volte a sede dei campionati nazionali di tutte le categorie. In basso pochi chilometri di strada separano i centri di Le Brassus e Le Pont e racchiudono la valle ed i villaggi di L’Abbaye, Les Bioux, Le Rocheray, Les Esserts-de-Rive, L’Orient e Le Sentier dove il centro sportivo offre spazio all’attività fisica anche con il tempo più ingrato. Sui rilievi agli alberghi del Marchairuz e del Mollendruz si aggiungono anche alcune capanne del CAS e dello sci club locale che consentono di dormire lungo i percorsi escursionistici.
D’inverno questo mondo diventa senza confini poiché queste vie si inseriscono nel “GTJ” (Grande Traversata dello Jura) e nel “TJS” (Traversata dello Jura Svizzero) che hanno inizio in territorio francese a Hauteville Lompnes un po’ più a sud di Ginevra e termine nei pressi di Delémont non lontano da Basilea. In questa valle si trovano percorsi per tutti i gusti, dagli anelli brevi per principianti nella piana intorno al lago, che d’inverno di trasforma in una immensa pista da ghiaccio, ai percorsi più impegnativi lungo le creste tra il Col du Mollendruz, il Col du Marchairuz e la Givrine a sud o che salgono e attraversano il vastissimo bosco del Grand Risoud a nord.