Golf & Tourism July 2004 Text & photo pages 88 – 93
A volte è sufficiente un breve viaggio “fuori porta” per assaporare il piacere dei ritmi di un tempo ormai passato e ritrovarsi nel silenzio tranquillo della campagna. Così è anche per quella grande metropoli che è Londra, la capitale della Gran Bretagna. Due ore d’auto lungo l’autostrada verso Bristol sono sufficienti per svoltare in una della tante stradine del Wiltshire e immergersi in un paesaggio di boschi selvaggi alternati a piccoli prati, puntualmente divisi da quella rete apparentemente infinita di siepi che hanno reso famosa la campagna inglese, fin dai tempi di Shakespeare.
È proprio tra queste dolci colline del sud ovest dell’Inghilterra che si trova un castello d’eccezione: il Manor House di Castle Combe. Il castello del 14° secolo è stato più volte modificato sino a diventare l’elegante residenza ottocentesca in cui oggi tutti possono soggiornare poiché è stata trasformata in un hotel di grande fascino. La struttura dell’edificio è, come accade spesso ai castelli inglesi un continuo sovrapporsi di costruzioni e di ampliamenti successivi, anche a causa dei numerosi incendi che, nel volgere dei secoli, hanno imposto la necessità di notevoli trasformazioni.
All’ultima di queste, risalente al 17° secolo, si devono i tetti in pietra dai mille comignoli, le finestre a più luci con le loro colonnine divisorie, le tappezzerie alle pareti. Naturalmente non poteva mancare, nella hall d’ingresso, tutto l’albero genealogico delle famiglie che hanno posseduto il maniero dalla conquista normanna sino al 1947, anno di definitiva trasformazione in hotel. Quasi nascosto in un bosco di querce secolari ed altre essenze pregiate, il Manor House accoglie i suoi ospiti nelle splendide camere del castello e nei numerosi cottage del borgo medievale che lo affianca, come se l’antico villaggio fosse risorto a nuova vita. Nel 1962 conseguì infatti la nomina di “più bel villaggio in Inghilterra” e questo riconoscimento gli valse non solo una grande notorietà ma anche l’onore di fornire l’ambientazione a famosi film, come “Il Dottor Doolittle” nel 1966 e al remake di Robin Hood interpretato da Jason Connery.
Il piacere di arrivare sin qui per godersi la pace agreste è ampiamente giustificato dalla presenza, all’interno del perimetro stesso dei 350 acri che costituiscono il parco del castello, di un bellissimo campo da golf. Il Manor House Golf Club di Castle Combe è un difficile par 72 di 6286 yarde che sviluppa il suo percorso tra le ripide pendici del bosco e i prati che ogni tanto lo inframmezzano. E’ un campo molto impegnativo sia dal punto di vista fisico, sai sotto il profilo tecnico. La parte di tracciato che si sviluppa nel bosco è molto movimentata con ampi dislivelli e salti spettacolari. Tra queste, la 17 è probabilmente la più impegnativa: un par tre di 151 yarde con un dislivello di circa quaranta metri. Lo “Sport Illustrated magazine network” l’ha inserita nel top ten dei par 3 nel mondo. Nella parte disegnata sul piano la buca più spettacolare è invece la 18, un par 4 che chiude il percorso proponendo la somma di tutte le difficoltà precedenti: faiway stretto e irregolare, piante d’alto fusto ad ostacolare l’approccio diretto al green, il quale a sua volta è protetto da specchi d’acqua e numerosi bunkers.
La club house è molto bella e ha una sua vita propria ma i clienti del castello hanno il privilegio, se lo desiderano, di salire sul cart direttamente dalla porta dell’hotel e di accedere direttamente al campo di gioco che è il naturale prolungamento del parco, all’inglese ovviamente, del castello. Se non si desiderano i cart esistono, in alternativa, dei comodi trolley elettrici per il trasporto delle sacche che aiutano a superare i numerosi dislivelli del campo.
Manor House si trova inoltre in una regione ricca di storia. Una passeggiata nel borgo medievale di Castle Combe perfettamente restaurato può essere molto piacevole e a soli venti chilometri si trova la cittadina di Bath che, come il suo nome rivela, ha antiche origini romane. Un po’ più lontano i siti di Glastonbury, legato al mito di re Artù, e di Stonehenge possono essere due altre interessanti mete di escursioni.
Il sud ovest dell’Inghilterra non offre soltanto luoghi di interesse storico. Ad un’ora d’auto ad ovest di Bristol la contea del Somerset propone uno dei paesaggi naturali più spettacolari di tutta l’isola. È il parco nazionale di Exmoor, uno sconfinato altopiano di pascoli dove pecore e cavalli sembrano perdersi all’orizzonte e, invece, proprio quando sembra di averne raggiunto il limite estremo ecco che si giunge sul ciglio di altissime scogliere a picco sul mare. Lo strano fenomeno delle importanti maree – tra i dieci e i sedici metri di altezza – modifica il paesaggio della costa in poche ore, ogni giorno, ed è facile trovare in secca i grossi pescherecci che poche ore prima erano entrati in porto senza problemi.
I villaggi di Lynton e di Porlock conservano ancora antiche taverne e un’atmosfera di borgo marinaro con le loro vecchie insegne e le tipiche case di questa regione con il tetto fatto interamente di giunchi.
Per assaporare anche in queste contrade il piacere di risiedere in un castello d’epoca non c’è niente di meglio di Bindon House, nei pressi di Tanton: il centro principale della regione. Dal primo maniero del 1237 di Hugo di Bendene, è passato molto tempo ma gli ampliamenti avvenuti in epoca vittoriana hanno trasformato radicalmente l’antico edificio in una magnifica residenza nobiliare di campagna. I restauri effettuati negli ultimi anni le hanno infine ridato il calore e il fascino dell’atmosfera di fine ‘800. L’ambiente è cordiale, ama i golfisti e può sicuramente aiutare a trovare la giusta partenza nei campi che si trovano numerosi nella regione.
A dieci minuti da questo hotel si trova l’Oake Manor Golf Club. E’ un bel campo, aperto e di concezione moderna, impreziosito da numerosi specchi d’acqua, come ai green 6 e 15, ed è reso più difficile da bunkers sapientemente disposti. Il gioco è piacevole e la club house è grande e accogliente.
Sempre nei pressi di Taunton si trova il Taunton & Pickeridge Golf Club che deve il suo nome alla collina di Pickeridge, sul quale è situato. Nacque nel 1892 e fino al 1913 fu ad uso esclusivo dei soci, una quindicina in tutto, e dei loro amici. Considerata la magnifica vista sull’intera regione, che da qui si può osservare nelle giornate limpide, si può comprendere come i membri ne conservassero gelosamente l’accesso. Naturalmente, ma molto gradatamente, le cose cambiarono e oggi è un grande club, ha una moderna e spaziosa club house ed è il principale punto di riferimento dei golfisti della regione. La sua grande paronamicità, retaggio dell’antico percorso, è ovviamente ancora la sua principale caratteristica.