Montagna Oggi July August 2001 Text & photo pages 48 – 49

La valle di Goms, in Svizzera, è stretta e incassata tra le montagne del Vallese, proprio dall’altra parte del confine italiano con il Piemonte. È sempre stata una valle di transito che dal Sempione conduce a Sion e Losanna e, nonostante la sua direttrice est-ovest, non è molto soleggiata.
Le bellezze di questa valle sono in alto molto in alto. Le acque del ghiacciaio dell’Aletsch, il più grande d’Europa (e uno dei più belli), scendono a valle attraverso una stretta e quasi inaccessibile gola; le vette che circondano la distesa ghiacciata (Aletschorn, Jungfrau, Eiger) sono terreno di scalata solo per alpinisti provetti e, inoltre, più facilmente raggiungibili da altre stazioni turistiche svizzere.
È ricca invece d’ alpeggi d’alta montagna come molte altre valli. Alami poi godono una posizione molto favorevole: esposti a sud, sono un balcone naturale che si situa verticalmente sopra al fondovalle con un panorama invidiabile sulle Alpi svizzere al confine italiano. I nomi, Kühboden, Bettmeralp, Riederalp e Belalp, non dicono forse molto in ambito italiano ma sono i nomi di alcuni alpeggi proprio sopra Brig (Briga, prima stazione ferroviaria al di là del Sempione) e costituiscono un sistema d’offerte turistiche assai singolare, almeno secondo le abitudini nostrane. Rispetto alle foto che furono scattate mezzo secolo fa l’immagine di questi luoghi è alquanto cambiata ma su una cosa sono assolutamente identiche: le auto qui non sono mai arrivate. Oggi vi sono più case, alberghi e anche ristoranti ma alle auto è di fatto impossibile arrivare. Come sia stato possibile realizzare un sistema di stazioni turistiche senza la costruzione di una strada carrozzabile è un’impresa che merita attenzione.
L’idea fondamentale di questo progetto è stata quella di creare un sistema di trasporti interamente pubblico, rendendo impossibile quello privato, o meglio collettivo anziché individuale. In Svizzera anche i trasporti ferroviari sono in buona parte imprese private e in, questo caso, sono la base di collegamento, a fondovalle, tra i diversi impianti di risalita agli alpeggi. La spina dorsale di questo sistema è costituito tuttavia dalle otto linee di teleferica che collegano il fondovalle alle diverse località della balconata superiore. Le stazioni ferroviarie sono in prossimità degli impianti di risalita che hanno, inoltre, degli ampi parcheggi per chi vuole arrivare sin qui con la propria auto. Per i residenti e, ovviamente, anche per i turisti che hanno prenotato i loro soggiorni in alberghi o appartamenti, vi è una sorta d’abbonamento che consente di usare le teleferiche come se fossero l’ascensore del condominio. Una volta raggiunto l’alpeggio, una rete di stradine asfaltate collega i diversi edifici nei centri abitati e, per aiutare i villeggianti a trasferirsi nei propri alloggi, alcuni veicoli elettrici (gli unici esistenti) trasportano persone e cose. A questa piccola rete stradale si aggiunge un’unica stradina non asfaltata che collega tra loro gli alpeggi e, soprattutto una vasta rete di sentieri che percorrono in lungo e in largo l’altopiano. Al sistema di risalite meccaniche che collega il fondovalle alle borgate si aggiunge quello che collega l’altopiano alla cresta che offre il panorama sul ghiacciaio; sono quattro e facilitano l’accesso alla vasta rete di sentieri che si diramano nell’Aletschwald (“bosco dell’Aletsch”), un’area protetta di grande interesse naturalistico.
A questa rete di servizi prettamente estivi si aggiunge quella degli impianti di risalita invernali che consentono di ciare in un comprensorio sufficientemente ampio e, soprattutto, in un ambiente incomparabile. Lo sci di fondo è naturalmente avvantaggiato dalla relativa scarsa pendenza tra le diverse località (Kühboden 2212, Bettmeralp 1960, Riederalp 1925).
L’offerta turistica si è ampiamente differenziata con piscina coperta, campi da tennis, fitness, sauna e solarium. Per gli alpinisti c’è un accesso facilitato all’area del ghiacciaio attraverso un tunnel, rigorosamente pedonale, e un difficile e impegnativo percorso di torrentismo nella gola scavata dalle acque del torrente che una volta scendevano liberamente dal ghiacciaio ed ora sono imbrigliate da una diga. A queste opportunità si sono aggiunti, nel tempo, motivi di interesse culturale: la tematizzazione naturalistica di alcuni sentieri, la realizzazione di un centro ecologico a Riederalp, il recupero di alcune tradizioni locali.
Questo è un luogo turistico dedicato alle famiglie, uno spazio dove i bambini possono correre tranquilli, non solo per i prati ma anche per le strade dei piccoli centri senza il pericolo delle auto, grazie ad un sistema integrato di altri mezzi di trasporto. Tuttavia le cifre della capacità ricettiva sono considerevoli: nella sola Bettmeralp, il centro più grande, vi sono alberghi per 350 letti e 650 appartamenti con un totale di 3500 letti.